Ciclofisica 'Roberto Perciballi'
BASTA AUTO! BASTA ARMI! BASTA AUTO! BASTA CHIESE! BASTA AUTO! BASTA TUTTO!
Purtroppo l’entusiasmo non basta. L’Officina è chiusa.
Categories: iniziative

ATTUALMENTE LA CICLOFFICINA E’ CHIUSA -COME TUTTA L’OFFICINA- PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEI LOCALI DEL DIPARTIMENTO DI FISICA CHE LA OSPITANO. PURTROPPO VA CONSTATATA L’IMPOSSIBILITA’ DI TROVARE UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA PER NON FERMARE TUTTI I PROGETTI AL SUO INTERNO, INSIEME AL DIPARTIMENTO DI FISICA CHE SI E’ DIMOSTRATO SORDO ALLE NOSTRE RICHIESTE.

A FUTURI AGGIORNAMENTI!
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Sempre BASTA AUTO!

Di seguito il comunicato diffuso prima dell’imminente chiusura avvenuta nel mese di Luglio 2018.

COMUNICATO DELL’OFFICINA DI FISICA “ROBERTO PERCIBALLI”

Tanto è stato fatto, tanto vogliamo ancora fare.

Siamo l’assemblea di gestione dell’Officina di Fisica, uno spazio autogestito dagli studenti che esiste dal 2009, ottenuto grazie alle lotte portate avanti dal movimento dell’Onda.

Tutto ciò che abbiamo fatto negli anni dentro questo spazio non è facile da sintetizzare: un inquieto magma di idee ha sempre trovato la possibilità di esprimersi in progetti pratici e attività laboratoriali.

Abbiamo tirato su una ciclofficina, che da tanti anni offre a studenti, ricercatori e professori, la possibilità di manutenere il proprio mezzo in un clima di convivialità e condivisione del saper fare.

Un laboratorio audio-elettronico, grazie a cui tanti studenti hanno avuto modo di mettere le mani in autonomia su ciò che si impara nelle lezioni dei corsi, senza l’ansia dei crediti da conseguire.

Un laboratorio informatico, che in Officina ha permesso di avere delle postazioni computer dotate di svariati sistemi operativi, connessi a internet già da quando gli smartphone non erano così diffusi. Tanti studenti li hanno utilizzati per lavorare alla propria tesi o dissertazione di laurea, sopperendo quindi alle mancanze di chi ci amministra.

Su questa stessa linea, negli anni, abbiamo organizzato sempre meglio lo spazio per dare la possibilità di studiare in un luogo in cui si possa parlare e condividere conoscenze, divenendo quindi l’ideale per accogliere gruppi di studenti impegnati nelle relazioni di laboratorio. Alla mancanza di spazi adeguati l’Officina ha la possibilità di sopperire fino a un certo punto, ma per il resto, come assemblea di gestione, ci siamo sempre impegnati nel segnalare e rendere fruibili gli spazi del dipartimento sottoutilizzati.
Tutto questo è stato sempre realizzato nell’ambizione di arrivare alla massima consapevolezza possibile su ciò che viene fatto, come crediamo dovrebbe essere anche nel lavoro di scienziato. Con questo spirito, parallelamente alle attività pratiche, viene portato avanti un intenso lavoro di riflessione collettiva e produzione di pensiero sui temi più svariati: sulla mobilità urbana, sul problema energetico e delle risorse, sulla socialità, sull’uso consapevole della rete e dei social network, sulle responsabilità etiche del lavoro dello scienziato.

I tanti pensieri elaborati sono sempre stati restituiti alla comunità di cui facciamo parte in decine di iniziative pubbliche, la più importante delle quali è Mind The Gap, il nostro festival annuale che facciamo ogni fine maggio, partecipato da migliaia di persone, dove il momento ludico si accompagna a una discussione più ampia e a una messa a critica delle idee sviluppate.

Oltre a questo sono davvero tante le iniziative e i dibattiti che promuoviamo ogni anno. Spesso riescono bene, altre volte meno, ma da parte nostra ci mettiamo sempre lo stesso entusiasmo, con dieci come con cento partecipanti.

Nel nostro dipartimento stanno per iniziare dei lavori di messa in sicurezza che renderanno inagibile l’Officina per un tempo indefinito, che potrebbe durare anche degli anni. Ci dispiace constatare che, da parte di chi ci amministra, non ci sia la volontà di trovare uno spazio alternativo dove poter dare continuità ai nostri progetti e alle nostre riflessioni. Non possiamo fare a meno di notare che una soluzione di qualche tipo è stata trovata per tutti i locali adiacenti all’Officina (e ne siamo felici), ma non per noi.

Riteniamo che la voglia di fare e la pluralità di punti di vista, che ci sforziamo quotidianamente di produrre, siano una ricchezza per tutti, anche per chi non condivide sempre metodo o merito di quello che portiamo avanti.

Proponiamo a studenti, dottorandi e ricercatori di firmare una petizione a sostegno del fatto che esista, all’interno del dipartimento, uno spazio autogestito dagli studenti adatto per una progettualità laboratoriale e per la produzione di pensiero critico, nella speranza che i nostri amministratori si rendano conto dell’esigenza espressa.
Per firmare la petizione, o anche solo per discutere della questione, invitiamo chiunque a passare a trovarci.

Officina di fisica

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